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termografia "naturale" grazie alla neve

" La neve è bella perché è bianca, ma bianca come nessuna altra cosa può esserlo, appena caduta quando brilla il sole nell'aria tersa di una mattina di montagna ..."

 

Approfittiamo della debole nevicata di questa notte per valutare l'efficienza e la corretta posa di una nostra copertura in legno realizzata nel 2016. La neve in determinate condizioni quali ad esempio l'assenza di vento, l'effettivo utilizzo dell'edificio e la mancanza di irraggiamento solare ci permette di valutare la funzionalità di una copertura regalandoci delle termografie "naturali".

Grazie alla neve è possibile capire grossolanamente ma in modo efficacie se la nostra copertura è stata isolata bene dal punto di vista termico e se risulta a tenuta d'aria soprattutto nelle zone di attraversamento quali camini, cavedi o finestre da tetto.

L'immagine seguente ci è stata inviata da un nostro cliente (un tecnico) il quale si è compiaciuto del risultato.

Copertura in legno Mastrangeli Aldo srl

Effettivamente non sono presenti discioglimenti disomogenei del manto nevoso soprattutto in corrispondenza dello sporto di gronda a dimostrazione di un soddisfacente isolamento termico e nei bordi delle finestre da tetto confermando la corretta tenuta all'aria.

Di seguito possiamo vedere due esempi di coperture non realizzate a regola d'arte in cui la neve rivela le carenze più evidenti.

Copertura non isolata correttamente, possiamo notare che le dispersioni termiche provenienti dall'interno dell'edificio hanno disciolto il manto nevoso sovrastante le zone riscaldate.

La posa non corretta delle finestre da tetto ha sciolto la neve nella parte superiore delle stesse a causa della fuoriuscita di aria calda.

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